Dieci anni fa facevo i botti a colori

Oggi a pranzo fuori con un amico dei vecchi tempi del mio primo blog (blog! checcazzè? suona strano a scriverlo. Però era tipo il 2007-2008 giudilì. Quindi il termine vecchio ci sta, in effetti). Che dicevo? So’ proprio invecchiato. Come i vecchi mi dimentico le cose mentre le parlo, e poi dopo un po’ le ridico come fosse la prima volta.
Cmq, cambiando discorso, Oggi a pranzo fuori con un amico dei vecchi tempi del mio primo blog, siamo finiti a parlare di una storia che ci era piaciuta a entrambi. ‘Na storia disegnata da me eh. Ma ci era piaciuta a entrambi come lettori. Fatto sta che andiamo a cercarla sul web e non la troviamo. Boh, forse avevo appoggiato il jpeg su un server ormai morto. Un vecchio server morto. Vai a sapere. E niente, poi abbiamo parlato di altre cose vecchie e morte. N’allegria! Dico sul serio, no ironico.

Tornato a casa, però, continuavo a chiedermi: quella storia, quella storiella verticale… ce l’ho ancora? Mi piaceva perché parlava di sud e di una cosa che si fa di questi periodi al sud-sud. O magari si faceva solo dalle parti mie: andare a comprare i botti in campagna. In campagna in Campania per la precisione. Alto Casertano per l’esattezza.

Toh, lo sapevo che non l’avevo persa. La metto qui così la posso linkare a quel vecchio amico mio di blog. Se se ricorda de che stavamo a parla’ mo’ che gli arriva il link.

 

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